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Giunta ormai alla sesta puntata, la Cava si avvale anche del lavoro di un gruppo di studenti della scuola media N. Sauro, che presentano una ricerca sull’immigrazione in Malnate dalle varie parti d’Italia.
Una testimonianza sul pittore Silvio Bonelli, autore tra l’altro delle splendide copertine che rivestono i volumi della Cava, fa da incipit al nostro libro. Segue una gustosa rievocazione storico-filologica sul tempo in cui, chi era lontano da casa, non scordava mai di scrivere (e usava un envelop).
Si snoda la storia del cooperativismo in Malnate, dalla fondazione della “Casa del Popolo” fino al periodo fascista. Segue uno studio sull’espansione urbanistica di Malnate, nonché sull’evoluzione della viabilità e degli arredi urbani, per finire con alcuni cenni sulla toponomastica tradizionale.
Nel sessantesimo anniversario della consacrazione della Chiesa prepositurale, Adolfo Buzzi ne rievoca le vicende e l’atmosfera suggestiva della cerimonia.
Prima delle consuete rubriche “…E si parlava così” e “L’anno che è trascorso”, un altro corposo documento: lo Status Animarum della parrocchia di Malnate, voluto da San Carlo Borromeo nel 1573.